Veglia di Pentecoste nella Chiesa dei Santi Apostoli che in questi giorni espone le reliquie dei Santi Filippo e Giacomo. I sacerdoti, i religiosi e le religiose, i fedeli del Settore Centro della Diocesi di Roma hanno celebrato l’attesa vigilante dello Spirito con il Vicegerente Mons. Filippo Iannone ed il Vescovo eletto Mons. Gianrico Ruzza. Durante l’Omelia il Vicegerente ha ricordato che la celebrazione della Pentecoste: è “Festa della Chiesa è per tutti noi. Lo Spirito Santo è donato per trasformarci”. Tale dono, prosegue Mons. Iannone: “Comporta due miracoli: quello dell’unità e quello della missione”. Attraverso quella forza, la diversità delle lingue, genera “ che fa l’unità della comunità nella diversità”. Con la missione i discepoli di ogni tempo mettono in pratica il mandato del Signore; “tale mandato vogliamo riaccogliere come singoli e come comunità”. “Lo Spirito ci fa vedere la realtà”. In un tempo di aridità la forza rigeneratrice dello Spirito accoglie “il gemito di tante fragilità” ed è lui “che viene incontro alle nostre debolezze”. Ci rende profeti, perché: “Il mondo ha bisogno di uomini che sappiano parlare all’aridità”.
Sabato, 14 Maggio 2016 21:39
Veglia di Pentecoste il Vicegerente Iannone: Lo Spirito genera l‘unità e la missione
Veglia di Pentecoste nella Chiesa dei Santi Apostoli che in questi giorni espone le reliquie dei Santi Filippo e Giacomo. I sacerdoti, i religiosi e le religiose, i fedeli del Settore Centro della Diocesi di Roma hanno celebrato l’attesa vigilante dello Spirito con il Vicegerente Mons. Filippo Iannone ed il Vescovo eletto Mons. Gianrico Ruzza. Durante l’Omelia il Vicegerente ha ricordato che la celebrazione della Pentecoste: è “Festa della Chiesa è per tutti noi. Lo Spirito Santo è donato per trasformarci”. Tale dono, prosegue Mons. Iannone: “Comporta due miracoli: quello dell’unità e quello della missione”. Attraverso quella forza, la diversità delle lingue, genera “ che fa l’unità della comunità nella diversità”. Con la missione i discepoli di ogni tempo mettono in pratica il mandato del Signore; “tale mandato vogliamo riaccogliere come singoli e come comunità”. “Lo Spirito ci fa vedere la realtà”. In un tempo di aridità la forza rigeneratrice dello Spirito accoglie “il gemito di tante fragilità” ed è lui “che viene incontro alle nostre debolezze”. Ci rende profeti, perché: “Il mondo ha bisogno di uomini che sappiano parlare all’aridità”.
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2016