La Congregazione delle Suore Oblate del Bambino Gesù fondate dai servi di Dio padre Cosimo e madre Anna è in festa per il cinquantesimo della consacrazione religiosa della Madre Generale Suor Maria Daniela Faraone insieme a lei: Suor Maria Beatrice, Suor Maria Donata e Suor Maria Paola che festeggia nella missione del Perù. Una celebrazione che vuole essere un “grazie” totale e riconoscente a Gesù per il dono della chiamata. La liturgia eucaristica di domenica 15 ottobre è stata presieduta da Mons. Slawomir Oder, e concelebrata da diversi sacerdoti tra cui il P. Generale dell’Ordine della Madre di Dio P. Vincenzo Molinaro. Nel cuore dell’Eucarestia, mentre la comunità celebra l’amore di Dio, le sorelle hanno rinnovato la loro donazione a Cristo e alla Chiesa dopo aver ascoltato il Vangelo che invita tutti alla festa di nozze. Tale invito, ha affermato mons. Oder, è rivolto a tutta l’umanità ed inscritto: “nel suo disegno di amore universale che strappa il velo dell’ignoranza dal cuore degli uomini”. Così mentre nell’odierna parola Gesù si rivela come “la porta per entrare nella comunione piena con Dio”. Due condizioni sono date per realizzare tale pienezza della gioia: “tocca all’uomo dare la risposta e non è sufficiente accogliere il dono, occorre viverlo”. Di conseguenza in questo nostro tempo: “Dio viene visto come presenza scomoda, inutile obsoleta, e la vita religiosa costituisce l’indizio che egli non si è stancato degli uomini, e continuamente invia i suoi figli e le sue figlie”. In tale prospettiva: “la vita religiosa è risposta alla realizzazione dell’uomo in Dio”. E voi, ha proseguito Mons. Oder: “siete la testimonianza che Dio è amico dell’uomo e la storia conferma questa straordinaria verità”. In effetti: “noi oggi diciamo grazie per il dono di Dio concretamente accolto senza misura, il quale diventa il motore delle nostre azioni, come Maria discepola delle grandi cose compiute da Dio”. Come lei: “sono debitore perche l’amore si paga con l’amore che mi fa vivere come debitore della carità” Qui passa la straordinaria concretezza del carisma: “il mistero dell’Incarnazione che ha ispirato madre Anna e padre Cosimo a vivere una vita nuova perche possa realizzarsi l’incontro tra Dio e l’uomo; ciò che lui ha preparato per l’umanità”. I fondatori hanno portato la proposta di Dio lì dove l’umano soffriva, facendo scoprire il Cristo presente nel cuore dell’uomo dove va accolto e nutrito”. In definitiva: “Perche nessuno possa rimanere senza la veste nuziale, ognuna di voi, - ha concluso mons. Oder- continui a nutrire Gesù presente nel cuore dell’uomo del nostro tempo”.
15 ottobre 2017