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Sabato, 02 Febbraio 2019 00:24

De Donatis: “Quella di Gesù non è una luce che s’impone, ma avanza nelle nostre notti”

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1febUna festa di luce quella della presentazione di Gesù al Tempio, celebrata dalla Chiesa quaranta giorni dopo il Natale. La comunità parrocchiale di Campitelli ha accolto in questa festività liturgica il Cardinale Vicario Angelo De Donatis. Durante l’Eucarestia vespertina di Venerdì 1 febbraio il Cardinale ha rinnovato il tradizionale ringraziamento alla Madre di Dio per i benefici concessi per sua intercessione alla Città di Roma. Alla presenza del Sindaco Virginia Raggi che ha rinnovato l’omaggio floreale a Santa Maria in Portico come vuole una consuetudine tradizionale. “Siamo qui, ha ricordato il Cardinale De Donatis durante l’omelia, per dire grazie a Maria per la sua protezione sulla Città di Roma e sulla Diocesi”. La Chiesa tutta in questa liturgia rivive: “l’ingresso di Gesù al Tempio portato dalle braccia di sua Madre”. Egli è il nostro Dio “colui che ci tiene nel palmo della mano”. Egli continua a venire in mezzo a noi realizzando il “mistero dell’incontro”. E questo: “non perché si imponga con la sua forza o per il suo giudizio, ma perché egli viene in modo discreto ed ordinario così da non riconoscerlo”. Erano tanti i bambini che venivano presentati al Tempio, ha proseguito Don Angelo, ma quel giorno: “Simeone vede in quel bambino la salvezza. Portato come gli altri sulle braccia, tuttavia più povero degli altri”. Il Vecchio profeta del Tempio, ha potuto riconoscere Gesù: “perché lo ha visto non con gli occhi del corpo, ma con quelli dello Spirito”. Così, “mentre il Bambino Gesù si lascia portare tra le braccia dei suoi genitori, Simeone è condotto dalla Spirito”. Questo ci ricorda che: “Ogni incontro nasce dalla disponibilità di lasciarsi portare docilmente. Tutti noi abbiamo occhi spirituali e non sempre li sappiamo utilizzare, perché facciamo resistenza e ci manca il collirio dello Spirito”. Quella di Gesù, ha concluso il Cardinale Vicario, “non è una luce che s’impone, è simile alla fiamma della candela che rischiara la notte man mano che avanza, passo dopo passo. Una luce che illumina le nostre notti e basta per il nostro cammino, accompagnandone la gradualità”. Dentro le nostre esistenze, “se sapremo portare Cristo, sarà lui a portarci nel Regno del Padre. E’ una grazia che oggi chiediamo per intercessione di Maria a favore di tutti gli abitanti di questa nostra Città”.

2 febbraio 2019
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