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Sabato, 20 Novembre 2021 15:50

Regno dell’altro mondo

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Ma Gesù quel potere lì, quello per cui ci si vende e si vendono gli altri, non lo ha mai cercato e
neppure voluto. Marco fin dall’inizio del suo Vangelo ha parlato di forza attraente che esce dal
Maestro di Nazareth. Questa forza affascina il curioso Pilato che con intelligenza e astuzia, da buon
romano, cacciatore di potere, sta al gioco del presunto “Re dei Giudei”. Quando le carte sono
scoperte ed il faccia a faccia è al suo vertice, ecco la domanda: “Tu dunque sei Re?”. La risposta di
Gesù che è sempre una domanda, rigetta la questione non sulla sua identità, ma sulla capacità che
Pilato ha di discernere la verità. In fondo, Gesù sta dicendo al Procuratore romano: E’ una verità
che hai generato tu nel tuo intimo, o ne sei solo il portavoce? Fino all’ultimo Gesù mostra la vera
regalità per cui è venuto sulla terra: rivelare l’uomo a se stesso e fargli nota la via di Dio. E’
disarmato Gesù, non ha legioni, non ha strateghi, non ha neanche un piano B, ha solo l’amore con il
quale serve la nostra umanità fino alla fine. Già! Per lui regnare è servire. Nel cuore incrostato di
chi pensa al suo tornaconto, alla sua piccola carriera, al suo futuro, non c’è posto per Gesù, come
non ce ne fu a Betlemme, né a Gerusalemme. E lui muore fuori dalle mura di quella città che uccide
i profeti e condanna i giusti. Continua a ripeterlo a questa Chiesa Gesù: “Il mio regno non è di
questo mondo”. E’ vero, è un regno dell’altro mondo ed appartiene a chi tende la mano per un tozzo
di pane, a chi è oppresso dalla violenza e dal disonore, a chi invoca giustizia e pietà per i suoi figli e
le sue figlie, a chi tace e piange per la gravità del suo dolore, a chi perde la vita per guadagnarla, a
chi porta sulle sue spalle l’umanità ferità, a chi dona tutto se stesso come te! La paura di Pilato, dei
Pilato di turno contro la libertà di Gesù è perdente. La sua nudità e povertà sono vincenti. Nulla può
resistere all’amore senza misura di chi è testimone fedele. A lui ogni uomo di buona volontà
risponde “Amen”, perché egli possiede l’alfabeto del divinumano dire e fare. I libri di Dio sono tutti
aperti, non esistono libri chiusi o segreti. Egli vi scrive i nostri nomi, i nomi dei figli della divina
regalità.
Carbonaro Davide

Letto 280 volte Ultima modifica il Sabato, 20 Novembre 2021 16:52