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Le Rettorie

Visualizza articoli per tag: XV Centenario

Quest'anno, l'importante ricorrenza dei 450 anni dalla fondazione dell’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio ci invita a riflettere sulla storia e sull'impatto nella Chiesa e nella società. Ideato nel 1574 da San Giovanni Leonardi, questo Ordine religioso ha saputo mantenere viva la sua missione attraverso secoli di cambiamenti sociali, culturali e politici, continuando a svolgere un ruolo cruciale nella vita spirituale e comunitaria di molti.

L'Ordine nasce in un periodo di grande fermento per la Chiesa Cattolica, segnato dalla Riforma protestante e dalla Controriforma. Padre Giovanni Leonardi, insoddisfatto dell'andamento delle Istituzioni religiose, decise di intraprendere un cammino di rinnovamento spirituale e di riforma. La sua visione era chiara: formare una comunità di chierici dediti all'educazione religiosa, all'assistenza spirituale e alla predicazione, con un forte legame alla figura della Genitrice di Dio.

L’affidamento alla Madre di Dio e la confidenza che il Leonardi vi riversava sono evocatrici non solo della materna fiducia alla quale deputava le sorti temporanee dei suoi figli, ma lo sguardo gettato sul futuro della nascente Congregazione che, non avrebbe dovuto temere perché posta sotto la protezione di “così gran Signora”. È il biografo Bonafede a consegnarci un episodio di normale quotidianità, divenuto il testamento fondazionale dei Chierici Regolari della Madre di Dio: “Una mattina in particolare celebrando Messa offerì tutto se stesso e tutti i suoi figliuoli presenti e futuri alla Beatissima Vergine Regina degl’Angeli, dicendo che li riponeva tutti sotto le braccia, e sotto il manto suo, e dopoi tornato in sagrestia rivolto al Padre Cesare Franciotti disse a lui, et in lui a tutti gli altri con ardore di parole che non temessero punto, perché esso gl’haveva offerti, e donati tutti alla Regina degl’Angeli, la quale in ogni luogo dove fossero andati haverebbero trovata in loro protettione, et il tutto poi maravigliosamente si haverò” (Bonafede, Vita 200v).

"Vi ho offerti alla Regina degli Angeli, poiché ovunque voi andrete, Ella sarà il vostro rifugio e protezione." Con queste parole, i primi biografi di San Giovanni Leonardi ci offrono una significativa istantanea della fondazione dei Chierici Regolari della Madre di Dio, avvenuta a Lucca nel piccolo Oratorio di Santa Maria della Rosa il 1 settembre 1574. Successivamente, il Padre Ippolito Marracci, anch'esso originario di Lucca e noto scrittore mariano, tra i discepoli più illustri del Santo di Diecimo, annoterà: "Pose la Vergine Maria tra le fondamenta della sua istituzione". In una lettera indirizzata ai religiosi, egli sottolinea la spiritualità mariana di Leonardi, evidenziando come la preghiera dell'Angelus fosse tra le più gradite al Santo, il quale spesso lasciava che la memoria dell'Incarnazione illuminasse la sua mente e il suo cuore. Tra le giaculatorie a lui care vi era quella che, richiamando le parole del Cantico dei Cantici (1,3), esprimeva il profondo desiderio di seguire Cristo, partendo dal discepolato di Maria: "Attirami a te, o Madre Santa".

Da queste brevi annotazioni risulta evidente che la Vergine Maria rappresentò per Padre Giovanni la sua vera dimora, il luogo in cui egli sperimentò l'indissolubile primato di Cristo nella sua vita e l'appassionato amore per la Chiesa, immacolata e ferita. Se egli amava ripetere ai suoi confratelli: "Abbiate Cristo davanti agli occhi della vostra mente e misurate con Lui le cose", è evidente che alla "scuola" della Madre di Dio dovette la sua capacità di riflettere profondamente su tali verità nel cuore (Lc 2,51). La sua esistenza si trascorse "tra le Case di Maria".

Se da un lato Leonardi scelse di porre la sua dimora in colei che, nel suo grembo immacolato, aveva accolto l'Altissimo, la sua vita non fu soltanto influenzata dalla presenza di Maria; egli, simile all'apostolo Giovanni, la considerò tra le realtà più preziose della sua esistenza (cfr. Gv 19,27). Fin dalla gioventù, nel piccolo borgo di Diecimo e nella vicina frazione di Villa Basilica, nel silenzio delle antiche pievi dedicate all'Assunta, pose Maria quale custode della sua castità, scegliendola come sua celeste Patrona e, successivamente, dell'Ordine. Da giovane sacerdote, egli comprese che le istituzioni guidate dallo Spirito erano il riflesso del "sì" incondizionato pronunciato da Maria per la salvezza dell'umanità.

La prima regola che egli tracciò per i suoi compagni fu l'obbedienza, intesa come la capacità di porre mente e cuore alla volontà di Dio, servendolo in modo radicale. Quasi a voler confermare il suo desiderio di dimorare presso la Vergine e di costruire in mezzo agli uomini una casa per Lei.

Da Maria – scrive in una lettera l’Arcivescovo di Potenza, Davide Carbonaro - la nostra famiglia religiosa apprende quella compassione evangelica che indirizza la vita comune e il servizio apostolico nella Chiesa. Il Leonardi in uno dei suoi sermoni parlò proprio di “viscere della Madre”. In questa immagine profondamente umana, ma chiaramente evangelica, appare evidente l’unione di Maria con il corpo di Cristo. Sotto la croce, nel compimento del mistero pasquale lei è un tutt’uno con il Figlio. Allo stesso modo, nella Chiesa, “con viscere di Madre” è un tutt’uno con i figli del suo Figlio”.

Il Santo Padre Francesco, nel recente messaggio del 29 giugno, ha invitato i Chierici della Madre di Dio e i fedeli a loro vicini a promuovere la pace nella costruzione di comunità riconciliate e riconcilianti: “La vostra vita fraterna sia opera di evangelizzazione, segno efficace del mandato di Cristo all’amore vicendevole e gratuito, via maestra per mostrare l’appartenenza a Cristo e unica via per la pace perfetta e duratura”.

Oggi, a 450 anni di distanza, - affermano l’Arcivescovo di Lucca, Paolo Giulietti, e il Rettore Generale O.M.D., Antonio Piccolo - ringraziamo il Signore per questa piccola barchetta che dalle mura di Lucca è giunta in diverse parti del mondo: in Europa, in America latina, in Africa e in Asia. I frutti sono stati abbondanti, maturi e dolci: in 450 anni di vita dell’Ordine tra i Leonardini non sono mancati vescovi, letterati, scienziati, teologi, catechisti, predicatori, missionari, archeologi, musicisti, che hanno offerto un contributo alla Chiesa e al mondo. Tanti religiosi e preti, consegnandosi a Dio e lasciando fare a lui, in una sottomissione piena di obbedienza, hanno offerto una testimonianza di come è possibile vivere il Vangelo ed essere felici. Ringraziamo il Signore anche per tutti i fratelli e le sorelle laici che hanno accolto con gioia la possibilità di vivere e lavorare nelle opere e istituzioni diverse e sempre nuove che l’Ordine ha compiuto, collaborando alla fatica e alla gioia di evangelizzare e partecipando di uno stesso carisma. Essi sono – ieri e oggi – come una sola famiglia con i religiosi dell’Ordine”.

Pubblicato in 2024

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L'Arcivescovo di Potenza, Mons. Davide Carbonaro, già parroco di Santa Maria in Portico in Campitelli, ha fatto pervenire un messaggio al Rev.mo Padre Antonio Piccolo, Rettore Generale, in occasione dei 450 anni dalla fondazione dell’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio. 

Di seguito il testo:

Desidero esprimere tutta la mia gioia e unirmi alla vostra gratitudine. La Santa Madre di Dio, che il Fondatore sentì fin dalla sua fanciullezza custode e madre, fu l’orientamento della sua vita santa. In ogni istante, l’additò, come fondamento e protezione, a quanti avrebbero consacrato la loro esistenza a servizio della Chiesa e dei fratelli, nella Congregazione da lui istituita a Lucca. La piccola famiglia dei Chierici leonardini ai piedi della Vergine, rimane per me, una delle icone che in questi anni ha accompagnato la mia vocazione. Anch’io ho dato credito e continuo a farlo, a quelle parole rivolte dal Santo ai primi compagni: “Vi ho affidati alla Regina degli Angeli ovunque andrete ella sarà a vostra custodia e protezione”. Un monito che ha la sua radice nell’invio apostolico di Gesù: “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo a ogni creatura” (Mc16,15). Un annuncio da fare tenendo nel cuore e nella mente lo stile di Maria: “La credente” (Cf. Lc 1,45), colei che strinse tra le sue braccia, dopo averlo partorito (Theotokos), il Figlio di Dio e da discepola fedele, si abbandonò tra le braccia del Figlio che magnificò la sua piccolezza. Ecco le due coordinate teologiche e carismatiche che sono a fondamento della nostra famiglia: l’Incarnazione e la Pasqua, la cui primizia è celebrata nell’esaltazione di Maria, lodata sopra il coro degli Angeli. Santa Maria degli Angeli, appunto, come amava contemplarla San Giovanni Leonardi. Da Maria la nostra famiglia religiosa apprende quella compassione evangelica che indirizza la vita comune e il servizio apostolico nella Chiesa. Il Leonardi in uno dei suoi sermoni parlò proprio di “viscere della Madre”. In questa immagine profondamente umana, ma chiaramente evangelica, appare evidente l’unione di Maria con il corpo di Cristo. Sotto la croce, nel compimento del mistero pasquale lei è un tutt’uno con il Figlio. Allo stesso modo, nella Chiesa, “con viscere di Madre” è un tutt’uno con i figli del suo Figlio. Dopo 450 anni, la regola di vita che il Leonardi volle come traccia per segnare il cammino comunitario ed apostolico, rimane il nostro Magnificat con il quale cantare l’opera che Dio ha fatto e continuerà a fare nella sua immensa misericordia.

+ Davide Carbonaro, O.M.D.

 

Pubblicato in 2024

Il Giubileo Leonardino, che celebra il 450° anniversario della fondazione dell'Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio da parte di San Giovanni Leonardi, è un evento di grazia per la comunità religiosa leonardina e per la città di Lucca.
Il Vescovo di Lucca e il Rettore Generale OMD, in un loro messaggio congiunto, hanno espresso profonda gratitudine per la "piccola barchetta" che, partendo dalle mura di Lucca, ha portato il messaggio di Cristo in varie parti del mondo. Essi hanno ricordato come l'Ordine sia stato offerto alla Vergine Maria, l’Assunta al cielo, vista come un modello di realizzazione e gioia attraverso la custodia e la pratica della Parola di Dio. L'anniversario diventa un invito a vivere secondo lo stile del Vangelo, imparando dalla scuola di Maria. Possiamo diventare strumenti per costruire una vita personale e comunitaria improntata alla pace, alla giustizia e alla cura di ogni individuo e dell'intero creato.
Le celebrazioni avranno il loro culmine nella città di Lucca, che con il suo ricco patrimonio storico e artistico, accoglierà religiosi e fedeli provenienti da tutta Italia.
Il programma del 1° settembre 2024 prevede momenti significativi di preghiera e riflessione: alle 17.30 la Solenne Celebrazione Eucaristica in Cattedrale, seguita alle 18.30 da una processione verso la Chiesa della Rosa, dove alle 19.00 si terrà la preghiera mariana e la benedizione.
Questi eventi offriranno un'opportunità per rinnovare la fede e rafforzare il legame con la tradizione leonardina, celebrando insieme un'eredità di fede e servizio che continua a ispirare.

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Pubblicato in 2024

Pubblichiamo di seguito i collegamenti agli ariticoli di varie testate giornalistiche che hanno riportato la notizia del XV centenario di Santa Maria in Portico.

 

Articoli in PDF:

In santamariainportico.it:

 

 

 

Pubblicato in 2024
Mercoledì, 17 Luglio 2024 20:22

Padre Antonio Piccolo presiede la Supplica

Il Rettore Generale dei Chierici Regolari della Madre di Dio e Amministratore parrocchiale di Campitelli, P. Antonio Piccolo, alle ore 12:00 ha presieduto la Supplica a Santa Maria in Portico, Romanae Portus Securitatis, particolare protettrice della città di Roma nelle pubblice e private avversità.

La preghiera, in questo giorno solenne, ci ricorda che la celeste apparizione dell'immagine della Vergine Maria è segno di sicura speranza, segno che è "apparsa in Cristo la grazia di Dio apportatirice di salvezza".

Maria, Madre della Chiesa, faccia di noi un popolo santo e devoto. 

supplicabenedizionegloria

 

Pubblicato in 2024

SUPPLICA  A  SANTA  MARIA  IN  PORTICO:  PORTO  DELLA  ROMANA  SICUREZZA

Particolare protettrice della Città di Roma nelle pubbliche avversità

O Vergine Maria, dolce speranza nostra,

Roma ti saluta in questo giorno solenne

e t’invoca Madre di misericordia e porto sicuro nelle avversità.

Concedi o Maria che i nostri occhi

possano rispecchiare in questa immagine,

i doni che Dio ha fatto alla sua Chiesa,

amata e purificata con il sangue del suo figlio,

presentata a Lui come sposa feconda senza macchia e senza ruga.

Guarda o Maria con occhi di bontà

questi tuoi figli che t’invocano

e dona loro la serenità del corpo e dello spirito.

Ave Maria

O potente nostra avvocata, o Maria,

la celeste apparizione di questa tua immagine

ci ricordi che è apparsa in Cristo la grazia di Dio

apportatrice di salvezza.

Il Patrocinio che per essa da quindici secoli

diffondi su Roma, riempiono il nostro cuore e le nostra labbra

di lode verso Colui che esaltò la tua umiltà e ti fece grande.

la nostra generazione, o Vergine Madre,

ti esalta insieme alle generazioni passate

che in questo Tempio hanno fatto ricorso a te, Madre di Dio e Madre nostra.

Ascolta ora, chi a te con fede ricorre

e allontana i mali che attanagliano il nostro tempo e la nostra storia,

diffondi pace e salvezza, o Madre del Salvatore, o Porto di sicura speranza.

Ave Maria

O pietosissima Madre, ricordati del nostro Papa,

dei Vescovi, dei Sacerdoti, dei Consacrati

e di tutti coloro che dedicano la vita a servizio del tuo Figlio e del suo Vangelo.

Ricordati della città di Roma,

più volte soccorsa dalla tua amabile predilezione.

Possa in essa risonare l’autorevole annuncio del Verbo,

seminato dagli apostoli Pietro e Paolo

e testimoniato con lo spargimento del sangue.

Rendila testimone credibile del Vangelo di speranza

che Tu stessa hai accolto all’annuncio dell’Angelo.

O regina degli Apostoli,

stella della nuova evangelizzazione, porto della romana sicurezza.

Ave Maria

* Vergine santissima per la tua materna intercessione

tante volte da noi invocata davanti a questa immagine

il tuo figlio Gesù ha esaudito le nostre preghiere

mostrandoci il suo braccio potente e misericordioso. 

Guarda o Maria con tenerezza le anime nostre, le nostre famiglie,

questa Città e questa Nazione e fa che sperimentiamo 

la forza e la dolcezza della tua carità materna. 

Per i meriti di Cristo vero Dio e vero uomo, 

allontana da noi la malattia, la fame, la guerra, 

l’ingiustizia sociale, donaci l’abbondanza delle sue grazie 

e guidaci al porto della salvezza.

Fa di noi o Maria un popolo santo e devoto: 

invocandoti Madre di Dio, 

possiamo godere il tuo amore qui in terra 

e la tua gloria nei cieli.


Amen.

Composta quando il Papa Pio IV fece portare processionalmente la miracolosa Immagine di S. Maria in Portico il 17 gennaio 1798 da S. Maria della Vallicella alla Basilica Vaticana.

Pubblicato in 2024
Mercoledì, 17 Luglio 2024 10:35

Litugia della Solennità di Santa Maria in Portico

Di seguito riportiamo il proprio della Messa a Santa Maria in Portico:

 

COLLETTA

 

Dio che hai dato per madre la stessa madre
del tuo Figlio diletto
ed hai voluto che rispendesse al mondo

come immagine della Chiesa
ti preghiamo per sua intercessione
di liberarci da ogni pericolo
per vivere secondo i desideri del tuo cuore
e giungere al porto della salvezza eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio,
e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

Deus, qui Genitricem dilecti Filii Tui, Matrem nobis dedisti,
ejusque speciosam Imaginem mira apparitione
clarificare dignatus es:
concede quaesumus;
ut ejusdem Virginis intercessione a quovis erepti perditionis incursu,
secundum cor Tuum vivere,
et ad coelestem patriam feliciter pervenire valeamus.
Per eumdem Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum,
qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus sancti Deus,
per omnia sæcula sæculorum.

Amen.

 

 

ORAZIONE SULLE OFFERTE

 

Accetta, o Signore, i doni che ti presentiamo
in questa solennità della Vergine Maria,
per i suoi meriti donaci di giungere felicemente

al porto dell’eterna salvezza.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Amen.

Acciper, quaesumus Domine,
munera in hac sacra commemoratione dignanter oblata:
et beatae Mariae Virginis suffragantibus meritis,
ad nostrae salutis auxilium pervenire concede.
Per Dóminum nostrum Iesum Christum Fílium tuum,
qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti,
Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.

Amen.

 

 

PREGHIERA DOPO COMUNIONE

 

Nutriti dai Sacramenti del tuo amore, o Signore,
per intercessione della Madre Santissima
ti chiediamo umilmente l’aiuto
per superare ogni pericolo di peccato
per meritare i beni eterni.
Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

Sumpsimus, Domine, celebritatis annuae votiva sacramenta:
praesta quaesumus:
ut, beata Maria semper Virgine intercedente,
et temporalis vitae nobis remedia praebeant et aeternae.
Qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus,
per ómnia sǽcula sæculórum.

Amen.

 

LITURGIA DELLA PAROLA

 

PRIMA LETTURA
Avvicinatevi tutti a me e saziatevi dei miei frutti

Dal libro del Siràcide
Neo-volg. 24, 1-2.5-7.12-16.26-31
La sapienza loda se stessa e si gloria in Dio,
si vanta in mezzo al suo popolo;
essa apre la bocca nell'assemblea dell'Altissimo
e loda se stessa alla presenza di Dio onnipotente.
Io sono uscita dalla bocca dell'Altissimo
generata prima di tutte le creature.
Io feci spuntare nei cieli una luce perenne,
e ho coperto qual nube tutta la terra.
In alto ho la mia dimora,
e il mio trono è su una colonna di nubi.
Allora il Creatore dell'universo mi parlò
e determinò il luogo della mia dimora.
Mi disse: Fissa la tenda in Giacobbe,
prendi possesso di Israele
e tra i miei eletti affonda le radici.
Fin dal principio, prima dei secoli, egli mi creò
e mai nei secoli io verrò meno.
Nella tenda santa, davanti a lui, ho prestato il mio servizio
e così mi sono stabilita in Sion.
Ho posto dimora nella città che Dio similmente ama:
in Gerusalemme è il mio potere.
Ho messo le radici in mezzo a un popolo glorioso,
che il Signore ha scelto come sua proprietà:
il mio possesso è tra la moltitudine dei santi.
Avvicinatevi tutti a me, voi che mi desiderate,
e saziatevi dei miei frutti.
Poiché il mio insegnamento è più dolce del miele
e il possedermi è più dolce del favo di miele.

Il mio ricordo durerà di generazione in generazione.
Quanti si nutrono di me, avranno ancora fame;
e quanti da me si dissetano, avranno ancora sete.
Chi mi ascolta, non sarà deluso;
e chi compie le mie opere, non peccherà.
Chi mi rende onore, avrà la vita eterna.
Parola di Dio.

 

SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 147

Il Verbo si è fatto carne
e ha posto la sua dimora in mezzo a noi.


Glorifica il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion.
Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.


Egli ha messo pace nei tuoi confini
e ti sazia con fior di frumento.
Manda sulla terra la sua parola,
il suo messaggio corre veloce.


Annunzia a Giacobbe la sua parola,
le sue leggi e i suoi decreti a Israele.
Così non ha fatto con nessun altro popolo,
non ha manifestato ad altri i suoi precetti.

 

SECONDA LETTURA

Dal libro dell’Apocalisse di San Giovanni Apostolo
21, 9-14.18-19.22-27
Poi venne uno dei sette angeli, che hanno le sette coppe piene
degli ultimi sette flagelli, e mi parlò: "Vieni, ti mostrerò la
promessa sposa, la sposa dell'Agnello". L'angelo mi trasportò
in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città
santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente
della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una
gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino. È
cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste
porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici
tribù dei figli d'Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre
porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte. Le
mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali
sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello. Le mura
sono costruite con diaspro e la città è di oro puro, simile a
terso cristallo. I basamenti delle mura della città sono adorni
di ogni specie di pietre preziose.
In essa non vidi alcun tempio:
il Signore Dio, l'Onnipotente, e l'Agnello
sono il suo tempio.
La città non ha bisogno della luce del sole,
né della luce della luna:
la gloria di Dio la illumina
e la sua lampada è l'Agnello.
Le nazioni cammineranno alla sua luce,
e i re della terra a lei porteranno il loro splendore.
Le sue porte non si chiuderanno mai durante il giorno,

perché non vi sarà più notte.
E porteranno a lei la gloria e l'onore delle nazioni.
Non entrerà in essa nulla d'impuro,
né chi commette orrori o falsità,
ma solo quelli che sono scritti
nel libro della vita dell'Agnello.
Parola di Dio.

 

CANTO AL VANGELO

Alleluia, alleluia.

Vergine felice, che hai generato il Signore;
fulgido trono della sapienza,
che fai risplendere in noi
lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo.
Alleluia.

 

VANGELO
Beato il ventre che ti ha portato!

Dal Vangelo secondo Luca
11, 27-28
In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, una donna alzò la
voce in mezzo alla folla e disse: «Beato il grembo che ti ha
portato e il seno che ti ha allattato!». Ma egli disse: «Beati
piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la
osservano!».
Parola del Signore

 

Pubblicato in 2024

Presentato in occasione del XV centenario dell'apparizione dell'icona di Santa Maria in Portico il libro "60 colori della grazia. Da santa Lucia a Giuseppe Puglisi" di Antonio Tarallo, con prefazione del direttore dell'Osservatore Romano dott. Andrea Monda, edito da Edizioni Ares.

Un prezioso volume di oltre 180 pagine, una raccolta di scritti agiografici di sessanta santi e beati scritti da Antonio Tarallo per l'Osservatore Romano, dalla martire siracusana, Lucia, del IV secolo, fino a giungere alla seconda metà del XX secolo con il martire della mafia don Giuseppe Puglisi.

L'evento si è svolto nella ex sacrestia del Santuario Parrocchiale di Santa Maria in Portico in Campitelli, la attuale sala Carlo Baldini. Il moderatore, p. Antonio Piccolo, O.M.D., ha sottolineato come la storia di tanti nostri fratelli ci mostra, partendo da Maria, il cammino da percorrere.

Il dialogo con l'autore ha ripercorso proprio questa strada, a volte impervia, che trova il suo porto sicuro nella Vergine madre, modello di ogni beatitudine.

Come popolo sei battezzati siamo chiami ad essere santi: pellegrini sulla terra, mendicanti del cielo.

Pubblicato in 2024

"Qui è l’immagine della Madre di Dio apparsa a Galla, mentre timorosa serviva i poveri"

Questo antico verso latino scolpito su pietra fin dal XI secolo, indicava il sacello medievale, oggi scomparso, dove era custodita l’icona di Santa Maria in Portico: “Porto della Romana Sicurezza”. In poche battute, il testo raccoglie, per i pellegrini che si accostavano in devota venerazione, il cuore degli avvenimenti accaduti il 17 luglio del 524, 1500 anni fa. Quelle parole sono ancora oggi la testimonianza di una straordinaria presenza di Maria nella casa di una donna dedita al servizio dei poveri, piena del timore di Dio, che caratterizza la vita dei giusti. L’esercizio della Carità evangelica, è vocazione primordiale che stabilisce il primato della Chiesa di Roma, chiamata appunto, a “presiedere nell’Amore”. Galla in quel momento è la mano caritatevole e accogliente del Pontefice Giovanni I, che confermerà in quella primitiva dimora, la presenza luminosa della Madre di Dio. Il racconto dei fatti, è raccolto in una antica “legenda” trasmessa dalla fede devota di Roma, ma anche custodita in un’antica orazione rivolta a Dio per intercessione di Santa Maria in Portico.

Ecco il testo:

Dio onnipotente ed eterno, tu hai dato a Mosè la legge scritta  con il tuo dito sulle tavole di pietra e hai fatto innalzare il serpente di bronzo nel deserto. Concedici di onorare devotamente la santissima immagine della Madre del Figlio tuo, plasmata dalle tue mani e in questo luogo mirabilmente esaltata per mezzo dei tuoi santi angeli. Fa che guardando a lei siamo liberati dal mortale contagio dell’antico serpente e da ogni altro male.

Più volte il culto alla Madre di Dio, apparsa agli albori del VI secolo a Santa Galla e al Papa Giovanni I, fu celebrato e vissuto dalla Città, in tempi di singolari epidemie o avversità. L’orazione lo evidenzia, mettendo in relazione il male fisico e lesivo della persona umana, in rapporto al contagio “dell’antico serpente” all’origine di tutti i mali. L’orazione veniva recitata dal Papa o da un suo delegato durante il rito popolare dell’ostensione dell’icona. Quanti vi partecipavano avevano lo sguardo fisso in alto e il desiderio di intravvedere la “luce apparsa” nella casa di Santa Galla. Tutto questo fu rappresentato in modo suggestivo nell’architettura della gloria angelica dell’Altare Maggiore di Campitelli,  disegnata da Carlo Rainaldi ed eseguita dalle maestranze berniniane che lavorarono su commissione di papa Alessandro VII nella seconda metà del XVIII secolo. Il cielo squarciato e Maria che scende nella sua prodigiosa icona - “non fatta da mano d’uomo” (Acheropita) - per proteggere i suoi figli. Tutto questo è cifra del barocco, ma anche profonda rilettura della fede popolare di Roma, che affrontò coraggiosa il terribile contagio del 1656. Due “testimoni” dunque, accompagnano ancora oggi la secolare memoria di Santa Maria in Portico: uno scolpito su pietra, l’altro cantato dalla fede orante del popolo di Dio.

Pubblicato in 2024

In occasione del XV centenario dell'apparizione di Santa Maria in Portico e del 450 anniversario della fondazione del nostro Ordine, il Santo Padre Papa Francesco ha inviato un messaggio al Reverendissimo P. Antonio Piccolo, Rettore generale dell'Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio. Di seguito il testo.

 

 

                                                                                                                                 

 

Al Reverendissimo

P. ANTONIO PICCOLO

Rettore generale
dell'Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio

 

La felice ricorrenza dei 1500 anni di culto della venerata immagine di Santa Maria in Portico - Romanae Portus Securitatisprotettrice della Città Eterna, è per me un'occasione lieta di unirmi nella preghiera alla vostra Famiglia religiosa, a cui sin dal 1601 è stata affidata la custodia, e che desidera elevare la lode a Lei, Madre amorevole e premurosa, faro luminoso che ha condotto i suoi figli al porto sicuro. Rivolgo, pertanto, il mio cordiale pensiero a ciascuno di Voi e a quanti prendono parte a tale evento assai significativo per l'intera Chiesa di Roma.

 

Per una provvidenziale coincidenza il 2024, anno di preparazione al Giubileo della Speranza, è un tempo di speciale grazia in quanto commemorate pure i 450 anni della fondazione da parte di San Giovanni Leonardi, devoto della Madre celeste, scelta come custode fedele del carisma leonardino. 

 

Il culto di Santa Maria in Portico in Campitelli nasce a seguito di una prodigiosa manifestazione della Madre di Dio avvenuta il 17 luglio del 524 nella casa di Santa Galla, patrizia romana, alla presenza del Pontefice San Giovanni I. Da allora il Portico dove la nobile Galla accoglieva i poveri e i pellegrini, divenne Santuario mariano e ospizio di carità. Questo è per Voi eredi spirituali di San Leonardi invito a curare e a promuovere il valore dell'accoglienza dei poveri e degli ultimi, perché i luoghi che abitiamo e le stesse chiese possano essere un portico aperto sul mondo, in cui offrire consolazione e soccorso alle tante forme di indigenza che caratterizzano il nostro vivere. 

 

La Vergine Santa, inoltre, si rivelò in un momento particolarmente difficile per la Chiesa, stendendo il suo manto su Papa Giovanni I che patirà e morirà per la pace senza rinnegare la fede, reso ostaggio di complotti politici e guerre fratricide. Di fronte allo scenario attuale, come non cogliere allora l'urgenza di favorire la pace, di pregare per la. pace? Invocate la pace e fatevi costruttori di pace anzitutto nelle vostre comunità riconciliate e riconcilianti. L'esempio di vita fraterna sia evangelicamente attrattivo per i fedeli cui rivolgete il servizio pastorale.

 

Vi esorto a guardare a Maria come segno di consolazione e sicura speranza, volto materno di Dio e dimora dove rifugiarsi; Lei, infatti, ci dona continuamente Suo Figlio come unica fonte di concordia, speranza di salvezza, via per la pace, imperativo assoluto dell'umana ricerca.

 

In questo spirito, il Santo farmacista Giovanni Leonardi, fondò la "Congregazione dei Preti riformati della Beata Vergine Maria", proprio per ridare alla Chiesa lo smalto apostolico delle origini. "Cristo innanzitutto" dirà, Cristo al centro di tutto, Cristo misura di tutto! Cristo il solo farmaco in grado di curare i mali della Chiesa e dell'uomo.

 

Tale impegno con Maria che accompagna amorevolmente il cammino della Congregazione a Lei dedicata, si rinnova ancora oggi e chiama Voi tutti ad un sempre maggiore zelo missionario e al continuo progresso nella vita spirituale, accogliendo l'esortazione del Santo Fondatore, che con forza rammentava "avanti agli occhi della mente e del cuore solo l'onore e la gloria di Cristo e questi crocifisso" (San Giovanni Leonardi, Inno alla Croce).

 

Infine, le celebrazioni giubilari che Vi apprestate a vivere, sotto lo sguardo della Vergine del Portico, riporti alla memoria l'opera evangelizzatrice di San Giovanni Leonardi, che scrisse anche le prime Costituzioni del Collegio Urbano di Propaganda Fide, per formare preti capaci di cogliere le sfide missionarie del tempo. Incoraggio dunque anche Voi ad avere a cuore la formazione integrale dei Religiosi, in un percorso di progressiva conformazione al Crocifisso Risorto, primizia dell'umanità redenta (cfr 1 Cor 15,20) e, guardando a Maria discepola di Cristo e Madre della Chiesa, il vostro apostolato possa essere canale di grazia e strumento per l'annuncio gioioso del Vangelo.

 

Con tali auspici, mentre affido tutti all'intercessione della Vergine Santa, amabilmente invocata come Romanae Portus Securitatis, e di San Giovanni Leonardi, volentieri invio la mia paterna Benedizione, confidando nella vostra preghiera per me.

 

Fraternamente,

 

 

Roma, da San Giovanni in Laterano, 29 giugno 2024

Solennità dei Santi Pietro e Paolo, Apostoli

Patroni dell'Alma Città di Roma

 

 

 

Messaggio del Santo Padre Francesco

Mensaje del Santo Padre Francisco

Message of the Holy Father Francis

Pubblicato in 2024
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