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L'altare reliquiario di Santa Galla

Visualizza articoli per tag: Roma

Sabato, 22 Giugno 2024 09:49

Solennità di San Giovanni Battista 2024

La vigilia della Solennità di San Giovanni Battista domenica 23 giugno ore 18:00, il Rettore Generale dei Chierici Regolari della Madre di Dio, Padre Antonio Piccolo, presiederà la Celebrazione Eucaristica nella Chiesa di San Giovanni Decollato, sede dell’Arciconfraternita della Misericordia. Al termine della Messa si svolgerà la tradizionale processione nel chiostro quattrocentesco e la benedizione e illuminazione delle tombe dei giustiziati. Nella giornata del 24 giugno dalle 9:00 alle 13:00 sarà possibile visitare la Chiesa, l’Oratorio ed il complesso dell’Arciconfraternita. L’ingresso sarà gratuito previa prenotazione su Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

locandina sgd24


Lunedì 24 giugno alle ore 17:30 l'Arcivescovo Vicegerente Baldo Reina presiederà la Messa della festa nella Basilica di San Giovanni in Laterano al termine della quale verranno presentate le linee guida del prossimo anno pastorale. L'accesso in Basilica è libero.

Lettera del Vicegerente

Pubblicato in 2024
Venerdì, 24 Maggio 2024 14:38

Corpus Domini con papa Francesco 2024

Nel pomeriggio di domenica 2 giugno 2024, alle ore 17:00, papa Francesco tornerà a presiedere la Celebrazione Eucaristica in occasione della solennità del Corpo e Sangue di Cristo alla quale seguirà la tradizionale processione del Santissimo Sacramento dalla Basilica di San Giovanni in Laterano, passando da Via Merulana, che terminerà sul sagrato di Santa Maria Maggiore dove il Santo Padre impartirà la benedizione eucaristica.

L'Arcivescovo Vicegerente ha invitato a partecipare tutta la comunità ecclesiale di Roma. Sarà possibile ritirare i biglietti per partecipare alla celebrazione da lunedì 27 maggio presso la portineria del Vicariato in piazza San Giovanni in Laterano, 6.

In piena comunione ecclesiale, la Santa Messa parrocchiale sarà celebrata solo alle ore 10:00.

 

 Lettera dell'Arcivescovo Vicegerente

 

 locandina corpus domini 24

Pubblicato in 2024

Il Prossimo 18 maggio l’Arcivescovo Metropolita di Potenza Muro Lucano Marsico Nuovo, Mons. Davide Carbonaro, sarà accolto dalla sua Diocesi che lo attende. Di seguito pubblichiamo la Lettera Apostolica Sub velo carnis (Bolla), con la quale Papa Francesco ha nominato il nuovo Metropolita. La lettera sarà pubblicamente proclamata e mostrata durante il rito di accoglienza nella Cattedrale di Potenza.

Francesco vescovo Servo dei Servi di Dio

al diletto figlio Davide Carbonaro, membro dell’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, fino ad ora Parroco in Roma nella parrocchia di Santa Maria in Portico, nominato Arcivescovo Metropolita di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo, salute e Benedizione.

La Beata Madre, sotto il velo della carne, portò Dio tra le sue caste braccia; aveva stampato dolci baci, con le labbra chiuse, sul volto del vero Dio e del vero uomo, per ordine del quale tutto è stato creato.

Ricordandoci questi miracoli divini con le parole alacri e ferventi dell’inno della festa della Presentazione del Signore, mentre portiamo i pesi del gregge del Signore, in ogni comunità particolare cerchiamo di preferire sacri Sommi Sacerdoti umili di cuore e miti consapevoli che solo l’Altissimo è l’elargitore di tutti i beni.

Ora infatti rivolgiamo la Nostra attenzione alla sede di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo, adorna di tanti monumenti e testimonianze della fede, che dopo la rinuncia del Venerabile fratello Salvatore Ligorio al momento è priva del suo Pastore.

Tu in verità, diletto figlio, che, dotato delle virtù e delle doti necessarie, hai finora adempiuto ai doveri a Roma per il bene della comunità a Noi più cara, manifestando il tuo amore a Cristo e alla sua Chiesa, ci sembri idoneo a esercitare il ministero episcopale.

Udito pertanto il parere del Dicastero per i Vescovi, nella pienezza della Nostra Apostolica potestà e autorità, ti nominiamo Arcivescovo Metropolita di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo, con i diritti propri dell’Ufficio e i relativi doveri, a norma del Codice del Diritto Canonico.

Prima dell’ordinazione episcopale, che potrai ricevere a Roma, da un vescovo cattolico da te scelto osservando le norme liturgiche, dovrai fare professione di fede e il giuramento di fedeltà a Noi e ai Nostri Successori, secondo le leggi della Chiesa.

Inoltre renderai nota al clero e al popolo della tua Arcidiocesi questa elezione affinché tutti, fin dall’inizio, riconoscano il loro Pastore, lo accolgano degnamente e lo ascoltino con ossequio.

Per intercessione della Beata Vergine Maria, Madre di Dio, l’Altissimo ti custodisca con la sua protezione e ti conceda di custodire il tuo gregge e di indirizzarlo sulla via della salvezza eterna.

Dato in Roma, nel Palazzo del Laterano, il secondo giorno del mese di febbraio, anno del Signore 2024, undicesimo del Nostro pontificato.

Francesco

Pubblicato in 2024

Si svolgerà sabato 4 maggio ore 16,00 presso l’Arcibasilica papale di San Giovanni in Laterano, l’Ordinazione Episcopale di S.E.za Mons. Davide Carbonaro O.M.D. eletto lo scorso 2 febbraio da Papa Francesco, Arcivescovo Metropolita di Potenza Muro Lucano Marsico Nuovo. Il rito di consacrazione sarà presieduto da S.E. il Signor Cardinale Angelo De Donatis Penitenziere Maggiore, già Vicario Generale della Diocesi di Roma. A coadiuvarlo nel rito di ordinazione l’Arcivescovo Mons. Salvatore Ligorio, Amministratore Apostolico di Potenza Muro Lucano Marsico Nuovo e l’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice. P. Davide presiederà nella chiesa parrocchiale di Santa Maria in Campitelli la Concelebrazione Eucaristica Domenica 5 maggio ore 10.00.

Pubblicato in 2024
Lunedì, 01 Aprile 2024 18:04

Pasqua con Papa Francesco

Il vento di una primavera che rianima la terra e l'Alleluia ripetuto incessantemente dalla Schola cantorum mentre i diaconi aprono gli sportelli dell'icona del Santissimo Salvatore, con l’immagine di Cristo Pantocratore re, sacerdote e profeta, seduto sul trono. Papa Francesco presiede, con oltre 350 concelebranti (34 cardinali, 18 vescovi e 300 sacerdoti), la Messa di Pasqua sul sagrato della basilica vaticana decorato da migliaia di fiori multicolore, frutto del generoso contributo dei fioristi olandesi con la collaborazione delle maestranze del Servizio Giardini e Ambiente. Alla liturgia, iniziata con il rito del Resurrexit, oltre trentamila fedeli - e via via sempre di più fino a raggiungere circa 60mila poco prima dell'Urbi et Orbi - romani e pellegrini provenienti da ogni parte del mondo che fin dalle prime ore del mattino hanno riempito la piazza.

Rinascere nella luce della vita

"Rinascere nella luce della vita, rinnovati dal tuo Spirito": è la preghiera del Papa in latino dopo il canto del Gloria. Risuonano ancora le parole dell'omelia alla celebrazione della Messa nella Notte, rilanciate poi anche con un post su X dall'account @pontifex: "Alziamo lo sguardo a Gesù". "Se ci lasciamo prendere per mano da Gesù, nessuna esperienza di fallimento e di dolore, per quanto ci ferisca, può avere l'ultima parola sul senso e sul destino della nostra vita". La liturgia della Parola riporta all'esperienza raccontata negli Atti degli Apostoli al cap 10 (Noi abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la risurrezione dai morti); irrompe con l'acclamazione del Salmo 117 (Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo); e ancora esorta, attraverso l'invito di san Paolo ai Colossesi, a cercare "le cose di lassù, dove è Cristo". Il Vangelo di Giovanni, proclamato prima in latino e poi in greco, è quel meraviglioso racconto di Maria di Magdala che si reca al sepolcro da cui era stata tolta la pietra, di quella corsa degli apostoli e di quel sudario "avvolto in un luogo a parte".

Le invocazioni per la pace

L'assemblea, che occupa l'intera piazza san Pietro e viale della Conciliazione con in fondo i cantieri per il Giubileo, si raccoglie, come da tradizione, in silenzio per la riflessione personale che sostituisce l'omelia. In prima fila, come d'abitudine, fedeli in carrozzina affiancati da religiose. E ancora in latino la preghiera del Credo e poi le voci della Preghiera universale in arabo, spagnolo, tamil, portoghese, cinese. Le intenzioni sono per i neobattezzati (crescano nell'ascolto della Parola, nella preghiera assidua e nella carità operosa); per il dono della pace (regni la concordia e l'armonia e nel mondo cessi ogni conflitto e ingiustizia); per i cristiani perseguitati (siano fortificati nella fede e nella perseveranza, e illuminati nel cercare vie di dialogo e di riconciliazione); per tutte le famiglie (luce per i genitori dell'educazione alla fede e docilità per i piccoli affinché respirino il buon profumo di Cristo).

Celebriamo la festa, alleluia

Il respiro del mondo è ben visibile nella processione offertoriale, a cui partecipano anche alcuni bambini. Prima della Liturgia eucaristica, il Pontefice si rivolge al Padre che ha "tolto il lievito vecchio per diventare pasta nuova". È il cardinale Giovanni Battista Re, procedendo sempre in latino, a celebrare all'altare per la consacrazione. "Cristo è nostra Pasqua, agnello immolato: celebriamo dunque la festa, alleluia, alleluia": è l'antifona alla comunione che viene distribuita per i fedeli assiepati in ogni angolo. Si conclude così il Triduo pasquale nella consapevolezza che la morte non ha l'ultima parola. Ed è come se questa piazza diventasse davvero tabernacolo vivente, ricettacolo delle lacrime del mondo deposte ai piedi di Gesù risorto. È come se qui si raccogliessero oggi le lacrime di commozione di quelle dodici donne nel carcere romano di Rebibbia a cui Francesco ha lavato, baciato ed asciugato i piedi nel giovedì santo; è come se arrivassero quelle lacrime di chi in mondovisione ha seguito la Via crucis al Colosseo con le meditazioni del Papa a ricentrarci su cosa è la preghiera con il Dio cristiano. Il Papa si concede al termine un ampio giro in papamobile tra i vari settori della piazza e anche lungo viale della Conciliazione per salutare e benedire i pellegrini e i turisti festanti. Sì, oggi è Pasqua di Resurrezione in cui si riafferma la gioia della vita, non dimenticando le ferite e gli oltraggi che subisce. (Antonella Palermo - Città del Vaticano- Vatican News)

Pubblicato in 2024
Sabato, 23 Marzo 2024 08:37

Celebrazioni pasquali a Campitelli

Le celebrazioni della Pasqua nel quindicesimo centenario di Santa Maria in Portico avranno inizi nella chiesa di Campitelli con la memoria dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Domenica 24 marzo ore 10.00. La Settimana Santa vedrà due appuntamenti la messa per i dipendenti del comune di Roma mercoledì 27 marzo ore 12.00 e la Via Crucis di Prefettura alle ore 20.00 partenza da S. Giacomo in Augusta. Il Triduo pasquale si aprirà Giovedì 28 marzo ore 18.30 con la Messa nella Cena del Signore e l’Adorazione eucaristica fino alle 24.00. 29 marzo Venerdì Santo ore 18,30 Commemorazione della Passione del Signore e 30 marzo Sabato Santo ore 20,00 Veglia pasquale. Le celebrazioni saranno animate dalla Cappella musicale di Santa Maria in Campitelli.

Locandina Pasqua 2024

Pubblicato in 2024

«Diamo avvio all’anno giubilare per celebrare, il prossimo 17 luglio, il XV centenario dell’apparizione di questa miracolosa immagine che ci presenta il giardino fiorito del cielo che porta il frutto della salvezza, Cristo Signore. Maria si offre al nostro sguardo in un portico aperto. Davanti a tante chiusure, davanti a tante resistenze, si apre uno spazio di relazione e di vita per il mondo. Un portico che diventa il rifugio del peccatore perché non si lasci travolgere dalle acque tumultuose della storia». In una gremita parrocchia di Santa Maria in Portico in Campitelli, ai piedi del Campidoglio, il cardinale vicario Angelo De Donatis ha presieduto ieri sera, 1° febbraio, la Messa che ha dato il via alle celebrazioni per il 1500° anniversario dell’apparizione dell’effige di Maria, Romanae Portus Securitatis, e per il 450° dell’Ordine della Madre di Dio fondato a Lucca da San Giovanni Leonardi il 1° settembre 1574.

Oltre 40 i sacerdoti concelebranti, tra i quali padre Antonio Piccolo, rettore generale dei Chierici Regolari della Madre di Dio, e i parroci di Santa Maria in Portico, padre Davide Carbonaro, e di Santa Galla, don Paolo Aiello. L’icona, incastonata nell’altare della chiesa di piazza Campitelli, è da sempre venerata dai romani, che chiesero l’intercessione della Madonna nel 1656 per la liberazione dalla peste e nel 1703 perché cessasse uno sciame sismico. L’inizio dell’anno giubilare, infatti, è coinciso con il giorno in cui la comunità fa memoria del patrocinio di Santa Maria in Portico su Roma. Anche il cardinale, in una preghiera scritta per l’occasione, e recitata al temine della liturgia, ha invocato la protezione della Vergine sulla città di Roma e sul mondo intero e chiesto l’intercessione della Madre di Gesù «perché sia accresciuta la fede, germogli la speranza e arda nel cuore la carità di Cristo».

La piccola icona, alta 26 centimetri e larga poco più di 20, come ha ricordato il rettore generale dei Chierici Regolari della Madre di Dio, fu affidata a san Giovanni Leonardi nel 1601. «Per la famiglia religiosa – ha detto padre Antonio Piccolo – questo anno speciale è un gesto di rinnovata fiducia della Chiesa di Roma che consegnò questa immagine nelle mani del fondatore perché possiamo rifugiarci in Lei, testimoniarla, custodirla, offrirla alla città di Roma come segno di sicura speranza e consolazione in questi tempi tribolati». Secondo le antiche fonti, il 17 luglio 524 il portico della casa di Santa Galla, che quotidianamente apriva le sue porte ai poveri, fu avvolto da un improvviso bagliore. La matrona romana mandò a chiamare Papa Giovanni I, che al suo arrivo vide la luce e due angeli che gli posero l’icona della Vergine Maria.

Pubblicato in 2024
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