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Domenica, 25 Luglio 2021 13:58

Il poco per tutti

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Ai discepoli, abituati a vedere le cose in grande, Gesù accende il desiderio del poco che basta per tutti. È sorprendente il profeta di Nazareth, che ha compassione per quanti lo cercano e si accorge della loro fame. Comincia da quella più bassa: la pancia vuota, che chiede il diritto al cibo. Gesù innalzerà questo bisogno dell’uomo, conducendo in alto il suo desiderio di vita. Non ti accontentare di riempire e proteggere la tua vita biologica con le sue mancanze e le sue paure. Io sono la Vita che riempie il cuore, Io la Via che apre il tuo futuro, io la Verità che sostiene le tue scelte. Ai discepoli tornati dall’avventura missionaria, Gesù sottopone  la questione della mancanza e del bisogno da colmare. Sta saggiando il cuore dei suoi, i quali cominciano dalla soluzione più facile: il calcolo, la statistica, il rinvio ad altro. Gesù sa che è ben altra la fame da saziare. Egli è venuto perché tutti abbiano la Vita in abbondanza. La risposta di Filippo è giusta agli occhi dell’economia umana, tuttavia  insufficiente per chi si pone alla sequela del Rabbi di Nazareth. Non basta il calcolo, non servirà  a riempire il bisogno della gente, il quale aumenterà per interesse. La folla ha  già fatto i suoi calcoli ed è pronta a consumare le risorse di un messianismo terreno. Merita la regalità questo profeta che offre da mangiare senza sforzi. D’altra parte, lo sguardo di Andrea è quello giusto. Non consapevole che la soluzione è a portata di mano, con atteggiamento scontato, quasi provocatorio, mette in scena la soluzione di quel bisogno impossibile. Un ragazzo, cinque pani d’orzo e due pesci. La sproporzione del poco è evidente, di fronte alla massa che sembra sottrarre la piccolezza. Ma Gesù chiede di cominciare proprio da lì, da questo nuovo calcolo che moltiplica per divisione. Il Segno ha inizio nel momento in cui Gesù alza gli occhi al cielo, è quella la direzione giusta dello sguardo. Se ci si ferma al bisogno, alla pancia che brontola, a quello che abbiamo e non è mai sufficiente, lo sguardo rimane impigliato sulla terra. Mi piace pensare che Gesù abbia guardato il cielo fissando gli occhi di questo ragazzo provvidente, misura del Regno che viene portando il poco che basta per tutti. Avanzarono i frammenti del miracolo, per annunciare che il Dio di Gesù è il vero pane che dura e rimane.

Davide Carbonaro

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