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Lunedì, 09 Ottobre 2023 15:43

De Donatis affida a Maria e a San Giovanni Leonardi le vittime sul lavoro

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La memoria del transito di San Giovanni Leonardi e quella delle vittime degli incidenti sul lavoro è stata celebrata domenica 8 ottobre nella Chiesa di santa Maria in Campitelli dal Cardinale Vicario di Roma Angelo De Donatis. In un singolare intreccio la memoria liturgica ha consegnato le mani del Leonardi rivolte al cielo  per ricevere la ricompenso di operaio della Vigna del Signore, e le mani di tanti lavoratori che sulla terra chiedono il giusto per la sussistenza e spesso sono vittime del loro stesso impegno per l’incuria e per la negligenza d’altri.

Guardando al Vangelo di Matteo e alla parabola dei lavoratori a cui il padrone prima di partire affida la vigna, De Donatis ha osservato come "il lavoro nella vigna di un altro, che è immagine di ogni lavoro, indica già un senso di corresponsabilità e di dignità che è offerta a tutti"; ancora, "le braccia, le mani, le competenze intellettuali e manuali messe a servizio della società sono da tutelare e da difendere, non da sfruttare e da disprezzare» perché «dietro ci sono le fatiche e i valori di una vita, di una famiglia, ci sono le relazioni".

Se "il senso della parabola di oggi va oltre l’esperienza del lavoro, perché Gesù profetizza quello che sarebbe accaduto a lui, ucciso come il peggiore dei malfattori – ha osservato il cardinale -, ci fa però pensare che in tanti luoghi dove dovrebbero risplendere la giustizia e la pace c’è invece lo spettro della morte e la mancanza di rispetto per la persona», laddove "nella corsa esasperata al profitto, dove il fine è la produttività, l’uomo vale meno rispetto all’economia". E invece "il Figlio di Dio, che ha lavorato con mani di uomo, dando un valore immenso al lavoro quotidiano, frutto delle fatiche del corpo e del cuore", richiama il senso del lavoro quale “segno della corresponsabilità dell’uomo alla collaborazione all’opera creatrice di Dio, che non tratta mai da schiavi”, sono ancora le parole di De Donatis, che concludendo ha affidato: “a Santa Maria in Portico e a san Giovanni Leonardi tutte le vittime del lavoro, i loro cari e le loro famiglie», con «una preghiera intensa per tutte le situazioni drammatiche e per quanti cercano e attendono consolazione e giustizia”.

Letto 235 volte Ultima modifica il Lunedì, 09 Ottobre 2023 15:49

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