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L'altare reliquiario di Santa Galla

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A seguito della nomina di Padre Davide Carbonaro ad Arcivescovo Metropolita di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo del 2 febbraio 2024, è stato nominato Amministratore parrocchiale il Rev.mo Padre Antonio Piccolo, XXXIV Rettore Generale dell'Ordine della Madre di Dio.
P. Antonio Piccolo, nato a Gallipoli il 15 maggio 1969, riceve il battesimo come Antonio Luigi nella sua città, Gallipoli. Frequenta lì le scuole sino al Liceo e si laurea in Scienze Economiche e Bancarie nell’Ateneo Lupiense. Consegue l’abilitazione come Dottore commercialista e si iscrive al Master in Revisione Aziendale presso la LUISS, a Roma. Qui inizia un’intensa frequentazione della Comunità dei Chierici regolari della Madre di Dio (o più comunemente Ordine della Madre di Dio) in Campitelli e al suo rientro a Gallipoli svolge il servizio civile presso CTM (Cooperazione nei Territori del Mondo) e matura il suo discernimento vocazionale nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, affidata sempre ai Leonardini. Presenta domanda di postulato presso la Comunità OMD di Napoli dove compie gli studi presso la Pontifica Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale sez. San Luigi. Studia Sacramentaria al Pontificio Ateneo sant’Anselmo a Roma e Scienze Umane nella Vita Consacrata presso Edi.S.I. a Genova. Professo solenne dal 22 ottobre 2006, viene ordinato il 7 luglio 2007. Formatore e rettore in Napoli, formatore, rettore e vicario nella Comunità B.V. Maria del SS. Rosario in San Ferdinando di Puglia. Ha ricoperto inoltre l’incarico di Amministratore del OMD. È stato eletto 34° Rettore generale OMD il 14 luglio 2022. Dal 2024 è Amministratore parrocchiale di Santa Maria in Portico in Campitelli.

Pubblicato in Parroci
Sabato, 22 Giugno 2024 09:49

Solennità di San Giovanni Battista 2024

La vigilia della Solennità di San Giovanni Battista domenica 23 giugno ore 18:00, il Rettore Generale dei Chierici Regolari della Madre di Dio, Padre Antonio Piccolo, presiederà la Celebrazione Eucaristica nella Chiesa di San Giovanni Decollato, sede dell’Arciconfraternita della Misericordia. Al termine della Messa si svolgerà la tradizionale processione nel chiostro quattrocentesco e la benedizione e illuminazione delle tombe dei giustiziati. Nella giornata del 24 giugno dalle 9:00 alle 13:00 sarà possibile visitare la Chiesa, l’Oratorio ed il complesso dell’Arciconfraternita. L’ingresso sarà gratuito previa prenotazione su Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Lunedì 24 giugno alle ore 17:30 l'Arcivescovo Vicegerente Baldo Reina presiederà la Messa della festa nella Basilica di San Giovanni in Laterano al termine della quale verranno presentate le linee guida del prossimo anno pastorale. L'accesso in Basilica è libero.

Lettera del Vicegerente

Pubblicato in 2024

Nella ex sacrestia di Santa Maria in Portico in Campitelli, la attuale sala Baldini, giovedì 20 giugno alle ore 19 si è tenuta la presentazione del libro San Giovanni Leonardi "custode e banditore" di Santa Maria in Portico, di Padre Francesco Petrillo, parroco di Santa Maria Assunta in Diecimo (LU), ex Rettore Generale ed esperto di Mariologia, alla presenza del Rev.mo Padre Antonio Piccolo, Rettore Generale dell’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio.


L’evento si è aperto con una introduzione musicale a cura dell’Ensamble La Cantoria. Il soprano Eleonora Aleotti e il controtenore Federico Mauro Marcucci, accompagnati al pianoforte dal M° Vincenzo Di Betta, hanno eseguito il brano O dulcissime Iesu di Giacomo Carissimi e un’Ave Regina Caelorum di Padre Francesco Giovannini, compositore della famiglia religiosa leonardiniana e per trenta anni Maestro di Cappella di Santa Maria in Portico in Campitelli. Due brani, questi, molto significativi per il carisma di San Giovanni Leonardi che invitava – come ricordato dal Rettore Generale, Padre Antonio Piccolo – ad avere Cristo come misura di tutto e ad affidarsi alla premurosa intercessione della Regina del cielo ovunque si fossero trovati a esercitare il loro ministero.


Un prezioso volume di 152 pagine frutto di una lunga ricerca di Padre Petrillo che, partendo dalle origini, arriva fino ai nostri giorni evidenziando le peculiarità del culto mariano, attraverso il racconto di frammenti di storia che confermano il secolare legame del Pontefice e del popolo romano con la Vergine del Portico. Tanti momenti e tante esperienze che narrano il cammino di una comunità che vuole crescere conservando la memoria del passato per costruire un futuro di certezze.


Il primo racconto sistematico dell’apparizione è la Narratione della miracolosa immagine di Giovanni Leonardi edita a Roma nel 1605, nella quale vennero raccolte le principali notizie sull’evento, diventando lo strumento per salvaguardare le testimonianze più antiche e fragili. Padre Ludovico Marracci, in una aggiornata edizione del racconto definì il Leonardi come “Custode e banditore delle glorie di Santa Maria in Portico”. Numerose altre pubblicazioni seguirono quella del Santo fondatore, fino a giungere ai giorni nostri, con il testo pubblicato da Padre Francesco Petrillo.
Il Leonardi, afferma l’Autore, può essere considerato il terzo fondatore del santuario di Santa Maria in Portico. Dopo l’erezione del tempio da parte di papa Giovanni I, che ricevette dagli angeli la sacra Immagine, l’ampliamento del 1073 di papa Gregorio VII, è San Giovanni Leonardi che dona una nuova vita, non solo alla chiesa, ma soprattutto al culto alla Madonna del Portico.


Padre Petrillo ha poi sottolineato la millenaria devozione del Vescovo di Roma, all’immagine di Santa Maria in Portico, soprattutto quella di Alessandro VII che dopo il voto della città di Roma del 1656, fa edificare l’attuale santuario di Santa Maria in Portico in Campitelli e che il 29 settembre 1660 concesse alla Madonna il titolo di Romanae Portus Securitatis, Porto della Romana Sicurezza.


Al termine dell’evento è stato chiesto all’Autore come continuare oggi la testimonianza mariana, in una città e in un mondo sconvolti. La risposta ci viene ancora dal Leonardi: c’è bisogno di uscire da noi stessi, mettersi al servizio, attenti alle necessità dell’altro. Aprire le porte del cuore e della mente, come Maria, senza mai rimandare al domani
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Pubblicato in 2024

«Diamo avvio all’anno giubilare per celebrare, il prossimo 17 luglio, il XV centenario dell’apparizione di questa miracolosa immagine che ci presenta il giardino fiorito del cielo che porta il frutto della salvezza, Cristo Signore. Maria si offre al nostro sguardo in un portico aperto. Davanti a tante chiusure, davanti a tante resistenze, si apre uno spazio di relazione e di vita per il mondo. Un portico che diventa il rifugio del peccatore perché non si lasci travolgere dalle acque tumultuose della storia». In una gremita parrocchia di Santa Maria in Portico in Campitelli, ai piedi del Campidoglio, il cardinale vicario Angelo De Donatis ha presieduto ieri sera, 1° febbraio, la Messa che ha dato il via alle celebrazioni per il 1500° anniversario dell’apparizione dell’effige di Maria, Romanae Portus Securitatis, e per il 450° dell’Ordine della Madre di Dio fondato a Lucca da San Giovanni Leonardi il 1° settembre 1574.

Oltre 40 i sacerdoti concelebranti, tra i quali padre Antonio Piccolo, rettore generale dei Chierici Regolari della Madre di Dio, e i parroci di Santa Maria in Portico, padre Davide Carbonaro, e di Santa Galla, don Paolo Aiello. L’icona, incastonata nell’altare della chiesa di piazza Campitelli, è da sempre venerata dai romani, che chiesero l’intercessione della Madonna nel 1656 per la liberazione dalla peste e nel 1703 perché cessasse uno sciame sismico. L’inizio dell’anno giubilare, infatti, è coinciso con il giorno in cui la comunità fa memoria del patrocinio di Santa Maria in Portico su Roma. Anche il cardinale, in una preghiera scritta per l’occasione, e recitata al temine della liturgia, ha invocato la protezione della Vergine sulla città di Roma e sul mondo intero e chiesto l’intercessione della Madre di Gesù «perché sia accresciuta la fede, germogli la speranza e arda nel cuore la carità di Cristo».

La piccola icona, alta 26 centimetri e larga poco più di 20, come ha ricordato il rettore generale dei Chierici Regolari della Madre di Dio, fu affidata a san Giovanni Leonardi nel 1601. «Per la famiglia religiosa – ha detto padre Antonio Piccolo – questo anno speciale è un gesto di rinnovata fiducia della Chiesa di Roma che consegnò questa immagine nelle mani del fondatore perché possiamo rifugiarci in Lei, testimoniarla, custodirla, offrirla alla città di Roma come segno di sicura speranza e consolazione in questi tempi tribolati». Secondo le antiche fonti, il 17 luglio 524 il portico della casa di Santa Galla, che quotidianamente apriva le sue porte ai poveri, fu avvolto da un improvviso bagliore. La matrona romana mandò a chiamare Papa Giovanni I, che al suo arrivo vide la luce e due angeli che gli posero l’icona della Vergine Maria.

Pubblicato in 2024
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