Presentato a Napoli nella Chiesa di Santa Maria in Portico a Chiaia, il libro di Rosario Velonà :”Una mamma per sé e per i suoi figli spirituali”. Un itinerario nel quale sono state raccolte in modo visivo e immediato una serie di immagini mariane legate alla tradizione OMD. “Una vera e propria litania iconografica che è insieme memoria storica e spirituale della presenza di Maria dentro la vita domestica ed ecclesiale dell’Ordine”, ha affermato P. Davide Carbonaro OMD durante la serata napoletana che ha visto parole e musica intrecciarsi per celebrare la Madre di Dio. L’incontro è stato moderato da Pasquale D’Errico con la presenza dell’autore ed il saluto del parroco P. Raffaele Tosto. Durante il suo intervento P. Davide ha ricordato come: “La prima immagine evangelica che Luca ci offre è quella dell’abitazione di Maria dove casa e grembo diventano un tuttuno. Maria è a casa sua ed a casa di Maria, il divino trova dimora. La casa di Maria è come la clausura, la cella del monaco, la porta chiusa della preghiera. Per una Chiesa bisognosa di riforma il Leonardi propose un “luogo” dove sperimentare nuovamente l’incontro con Dio, dove ripartorire Cristo. Ad una vita consacrata che aveva perso il mordente e l’incisività evangelica, il Leonardi propose un “luogo” dove rivitalizzare il rapporto intimo con Dio attraverso la forza trasformante della preghiera ed il primato evangelico di Cristo, da porre innanzi a tutte le cose”. E’ in questa prospettiva, del dimorare con Maria, che la spiritualità OMD prosegue nel tempo. La Casa di Loreto, fu ed è ancora oggi la cifra che fissa visivamente la memoria viva del Fondatore e della spiritualità mariana OMD. Nella Casa di Loreto ha concluso P. Davide: “Si erge maestosa l’immagine di Maria avvolta da una dalmatica, lei è la serva del Signore. Tutta coperta dal Mistero. Le sue mani sono nascoste, tuttavia sono visibili e benedicenti quelle del frutto del suo grembo Gesù: chiamato così dall’Angelo per la prima volta in quella Casa. Siamo grati al Diacono Rosario Velonà che da tanti anni questa dalmatica la indossa. E tra un servizio e l’altro ha prodotto questo itinerario mariano: una memoria e un monito per i figli del Leonardi, chiamati ad abitare ancora oggi questo grande mistero e a servirlo con amorevole cura”.