Preghiera e digiuno costituiscono l’anelito del cuore umano e l’apertura al trascendente. Accomunano l’agire credente in tutte le esperienze religiose. Rispondendo all’invito di Papa Francesco che chiede di ritrovarsi insieme attraverso la preghiera ed il digiuno per sconfiggere la Pandemia, durante il rosario serale nel Santuario di Santa Maria in Campitelli, l’Arcivescovo Pawłowski ha invitato i fedeli ad unirsi a tutti gli uomini di buona volontà in questa comune richiesta a Dio. Al termine della preghiera mariana inoltre, ha voluto incoraggiare i fedeli in questo tempo difficile: “Le maschere che siamo obbligati ad indossare non ci separino dalla gente che incontriamo, e di non nascondere il nostro volto davanti al Signore”. Gli obblighi e le circostanze attuali –ha proseguito- non limitano la possibilità di essere: “Trasparenti davanti a Dio e modellare il nostro volto e il nostro cuore sulla sua immagine, così perfettamente scolpita nella persona di Maria Santissima. Non siamo indifferenti davanti ai nostri fratelli, ma pronti a sorridere dietro le maschere, capaci di uscire da questa dura esperienza per essere più forti, più umani, più cristiani”.