Prosegue la rassegna “Echi d’organo” promossa dall’Associazione la Cantoria di Campitelli. Il prossimo appuntamento domenica 12 marzo ore 12,00. Pochi sanno che in due importanti chiese del centro di Roma e del centro di Modena esistono due opere d'arte gemelle: si tratta degli organi a canne delle chiese di Santa Maria in Campitelli nell'Urbe (a due passi dal Campidoglio e dal Teatro di Marcello) e della chiesa di San Bartolomeo a Modena. La storia è questa: in San Bartolomeo la Ditta slesiana Rieger costruì nel 1903 un grande organo, posto in cassa monumentale, realizzata dagli intagliatori Tacconi di Spilamberto su copia di quella seicentesca posta sulla cantoria di fronte. La stessa ditta avrebbe dovuto costruire un organo nuovo per il Duomo, ma il progetto non andò in porto. Nel 1909 la stessa ditta fu chiamata a Roma, dove costruì un organo per la Sinagoga Grande e per la Chiesa di S. Maria in Campitelli: la cosa che impressiona è che la splendida cassa dell'organo di Campitelli è copia identica di quella modenese, a significare di quanto il lavoro dei Tacconi fosse stato apprezzato e magnificato ai tempi. Per suggellare questa liason tra Modena e l'Urbe, una delegazione di modenesi, appartenenti all'Associazione Amici dell'Organo "J: S: Bach", si recherà domenica prossima 12 marzo a Roma, dove alle ore 12, nella Chiesa di S. Maria in Campitelli, l'organista modenese Stefano Pellini terrà un concerto nella prima stagione organistica dedicata al grande organo Rieger, fresco di restauro. Organizzata dall'Associazione La Cantoria di Campitelli diretta dal M° Vincenzo di Betta, la rassegna porta a conoscenza del grande pubblico uno degli organi antichi più belli di Roma.
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